Qualche scatto a ricordo della serata di venerdì 22 alla CANTINA DEL PORTO di Appignano (MC), durante e dopo il reading concerto con le lotte contadine, che ci regalano ogni volta un viaggio nel tempo, avanti e indietro tra ciò che ci accade oggi e la nostra storia di ieri – con tutti i suoi rimandi e riferimenti, non per nostalgie di tempi andati ma per riscoprirne ogni volta i nessi con ciò che siamo noi oggi, il tessuto che ci costruisce, ritrovarlo per non perderci in questi tempi odierni che vanno controcorrente – e avanti indietro tra tanti diversi luoghi d’Italia, legati tra loro da fili più densi di quanto percepiamo, di tante storie condivise nel tempo.
La scaletta proposta insieme a Silvano Staffolani iniziava con Sogni alla deriva, la canzone dedicata ai migranti di ieri e di oggi: le grandi espulsioni dalle nostre campagne e le nostre migrazioni storiche, e per ricordare anche che “dietro ogni legge c’è sempre una lotta”, riferendoci sia alle leggi seppur parziali di riforma agraria che ottennero allora i nostri contadini, sia all’odierna legge contro il caporalato, a seguito di un movimento di lotta iniziato con uno sciopero dei braccianti africani a Nardò nel 2011. Poi abbiamo proseguito con la nostra mezzadria marchigiana, che qui ad Appignano si “gioca” in casa e non c’è bisogno di spiegare di cosa si sta parlando, anzi, c’è da tenere a freno i ricordi che possiamo stuzzicare, con le letture dal racconto “Il curandero” e la canzone San Martino”.
Quindi siamo scesi a Lentella (“Vi racconto la realtà con la fantasia, perché sono storie che rischiano di perdersi e solo la fantasia può mantenerle vive”) e il suo grande sciopero a rovescio del 21 marzo 1950, e subito dopo in Emilia, il grande sciopero dei braccianti del maggio 1949, con il racconto e la canzone dedicata a Maria Margotti. Poi di nuovo a sud, tra le storie di Melissa nel marchesato di Crotone, le occupazioni delle terre d’Arneo in Salento – due le canzoni, una dedicata a Cosimino Ingrosso compagno e l’altra per ricordare il rogo delle biciclette e infine la Basilicata di Rocco Scotellaro, ricordando le vicende di Montescaglioso e la storia di Giuseppe Novello, nelle lattura e co la canzone Scagliosa.
Avevamo iniziato con un discorso più generale, ricordando le esperienze delle migrazioni di ieri e di oggi, e abbiamo chiuso con una storia più generale di solidarietà, ricordando quella grande mobilitazione che viene ricordata con il nome di “treni della felicità”, chiudendo con la canzone Corre il treno.